Il Gruppo articolo 29 ha pubblicato oggi la propria opinione sul nuovo accordo Europa – USA, il c.d. EU-US Privacy Shield (http://ec.europa.eu/justice/data-protection/article-29/documentation/opinion-recommendation/files/2016/wp238_en.pdf , che dovrebbe sostituire l‘ormai abrogato Safe Harbor. Nelle conferenza stampa di ieri nel corso della quale è stato brevemente illustrato il contenuto del documento la Presidentessa del Gruppo art. 29, Isabelle Falque-Pierrotin, ha sottolineato come il nuovo accordo rappresenti sicuramente un passo avanti rispetto al Safe Harbor, ma anche come ancora rimangano punti non chiari e problemi non risolti, anche a causa della estrema complessità dell’accordo che consiste nel testo dell’accordo vero e proprio, oltre a sei allegati, alcuni dei quali non coerenti tra loro. Non c’è stato quindi da parte del Gruppo Art. 29 un endorsement pieno ma piuttosto una posizione interlocutoria, in attesa di sentire l’opinione del Comitato ex art. 31 e di conoscere la decisione finale della Commissione. Nella serie di domande e risposte che sono seguite alla breve dichiarazione della Presidentessa è stato sottolineato che al momento gli unici strumenti a disposizione per il trasferimento dei dati in USA consiste nell’uso delle clausole contrattuali standard ovvero nelle Binding Corporate Rules.
http://ec.europa.eu/justice/data-protection/files/factsheets/factsheet_eu-us_privacy_shield_en.pdf