News n. 8 – accesso alla messaggistica su facebook e licenziamento del dipendente

Accesso alla messaggistica su Facebook e licenziamento del dipendente. Con la sentenza 2636 il tribunale di Bari, 10.06.2019, ha dichiarato legittimo il licenziamento della dipendente in seguito alla lettura da parte del datore di lavoro di alcuni messaggi scambiati su Facebook con il telefono aziendale. Gli aspetti salienti della vicenda sono i seguenti: 1. Telefono aziendale: la dipendente aveva un telefono aziendale, su cui aveva scaricato l’App di Facebook. 2. I controlli: la dipendente ha lasciato il telefono in azienda e, in sua assenza, il datore di lavoro ha letto alcuni messaggi scambiati con terze parti, tra cui dei concorrenti del datore di lavoro. I messaggi erano stati scambiati durante l’orario di lavoro. 3. La giurisprudenza: in materia la giurisprudenza appare alquanto divisa e un po’ ondivaga, anche se una pietra miliare sembra essere stata messa dalla Cassazione (21965 del 10.09.20189) che ha stabilito l’esistenza di una zona di riservatezza “riguardo ai messaggi di posta elettronica scambiati tramite mailing list riservata, ai newsgroup o alle chat private, come la chat di un gruppo Facebook. Tali messaggi devono essere considerati alla stregua della corrispondenza privata, chiusa e inviolabile”. Anche se il caso non è perfettamente identico (ma alla fine ogni caso è diverso dagli altri) la decisione sembra andare in una direzione opposta, ma è degna di essere segnalata perché si tratta di strumenti entrati ormai nell’uso quotidiano da parte di tutti

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