Il Tribunale di New York (Sup. Ct, NY County, 3/27/2015; 2015 NY Slip Op 25096) ha stabilito che, nella impossibilità di ricorrere a metodi tradizionali ed in assenza di alternative valide, è possibile notificare un atto di citazione (nel caso specifico: una citazione per divorzio) usando l’account Facebook del marito. La Corte ha notato che, sebbene il principio stabilito dalla procedura sia quello della notifica a mani, la procedura stessa prevede e permette di ricorrere a metodi alternativi, tanto che la notifica via e-mail è ormai normalmente accettata. La notifica fatta usando la messaggistica interna personale di Facebook non era finora stata ammessa, se non in aggiunta ad altri tipi di notifica. Nel caso specifico l’attrice aveva però portato prove concrete della effettiva impossibilità di conoscere sia l’indirizzo che la mail del marito e del fatto che costui aveva invece un account Facebook con il quale si collegava regolarmente (a riprova aveva allegato una serie di messaggi scambiati con il marito stesso). Sulla base della impossibilità di effettuare la notifica con metodi tradizionali o comunque ammessi, e visti i costi richiesti da una notifica attraverso la pubblicazione su un quotidiano (anche questo un metodo ammesso dalla procedura), il giudice ha analizzato se effettivamente fosse ammissibile effettuare la notifica come richiesto, cioè inviando un messaggio privato alla pagina Facebook del marito. Il giudice ha sottolineato come la legge non possa prevedere tutti i metodi possibili di notifica e che il fatto che un concetto sia nuovo e non convenzionale non deve costituire un ostacolo: “in questa epoca tecnologica, ciò che oggi può apparire non ortodosso e inusuale ha buone probabilità di diventare prima o poi uno standard. Considerato che le leggi sono lente nel reagire a questi cambiamenti, tocca alle Corti assicurarsi che la procedura tenga il passo delle tecnologie correnti. Come ha notato la Corte di Appello del Nono Circuito in Rio Properties, Inc. v Rio International Interlink, 284 F3d 1007, 1017 (9th Cir, 2002), uno dei primi casi ad autorizzare la notifica via e-mail, I principi costituzionali su cui si basa la possibilità di usare metodi alternative di notifica “libera le corti da metodi di notifica anacronistici e permette loro di entrare nel rinascimento tecnologico” (traduzione non ufficiale, ndr). La Corte ha quindi autorizzato la notifica attraverso l’invio di un messaggio privato all’account Facebook, dettando le modalità di effettuazione. Ha stabilito che la notifica stessa fosse effettuata non dalla parte ma dal suo avvocato inviando un messaggio privato via Facebook (nella messaggeria privata del convenuto) indicando o un indirizzo Internet dove trovare l’atto di citazione o una immagine dell’atto stesso. La Corte ha imposto che questa procedura sia ripetuta una volta alla settimana per tre settimane consecutive e che, in aggiunta, sia l’avvocato che la moglie debbano chiamare o inviare degli sms al cellulare del marito (questo, si, disponibile) per informarlo dell’avvenuta notifica ed invitandolo a consultare la sua pagina Facebook per prenderne conoscenza.
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