Il nove novembre scorso il Tribunale di Bruxelles ha emesso una ingiunzione con la quale ha imposto a Facebook di interrompere la prassi di raccogliere dati personali di soggetti non utenti Facebook. Il Tribunale ha stabilito che la prassi di inviare cookies agli apparecchi di soggetti non utenti di Facebook, ma che comunque accedevano a pagine Facebook, viola la legge belga sulla protezione dei dati personali. Nel caso in cui Facebook non ottemperi all’ingiunzione rischia una multa a favore dall’Autorità Belga per la Tutela dei Dati Personali. Il caso è nato da una azione portata avanti dall’autorità Belga, che Facebook non ha riconosciuto come competente (ricordiamo che Facebook ha eletto la propria residenza Europea in Irlanda, dove ha nominato il suo rappresentante, secondo quanto previsto dall’articolo 4.2 della Direttiva). Per questo motivo Facebook ha sostenuto che l’Autorità Belga non fosse competente e che si dovesse applicare la legge Irlandese, tesi invece respinta dal Tribunale. Facebook, comunque, si era difesa nel merito eccependo che la prassi di inviare cookies ed individuare soggetti non utenti di Facebook che si collegano per accedere a singole pagine è giustificata da motivi di sicurezza. “Abbiamo utilizzato questi cookies per più di cinque anni per conservare in sicurezza i dati di più di un miliardo e mezzo di utenti” ha dichiarato Facebook in un comunicato stampa in cui annunciava ricorso contro la decisione. L’aspetto più rilevante dell’ingiunzione, però, è che il Tribunale ha stabilito che Facebook è soggetto alla legge locale per tutte le proprie attività in Belgio, rigettando la difesa degli avvocati che chiedevano invece di rigettare la richiesta in quanto unico competente in materia avrebbe dovuto essere il Tribunale Irlandese. Se la stessa dottrina fosse seguita negli altri paesi, Facebook si troverebbe a dover affrontare le Autorità Garanti dei vari paesi europei, sicuramente meno condiscendenti di quanto finora non sia stata l’Autorità Irlandese (come ha dimostrato il caso Schrems, vedi news del 6 10,2015 in http://www.studiozallone.it/news)
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